Clemente Alessandrino, Il pedagogo, III, 11

I nostri sigilli devono portare l’immagine di una co­lomba, di un pesce, oppure di una nave in pieno ven to; di una lira di cui si serviva Policrate o di un’an­cora che Seleuco fece incidere sul suo anello. Se vi è raffgurato un pescatore, è per rammentarci gli aposto­li e i bambini ch’essi pescarono nell’acqua. Ma guar­datevi dal farvi rappresentare idoli: è proibito perfino guardarli. Dobbiamo anche evitare l’arco e la clava, perché combattiamo per la pace; una coppa è pure da evitare per coloro che debbono praticare la temperanza.