Fausto Melotti, da Linee, Milano 1975

C’è l’amore e c’è il rispetto della materia. L’amore è una passione, può diventare odio: un dramma vivificante per un artista artigiano. Il rispetto è come una separazione legale: la materia esige i suoi diritti e tutto finisce in un rapporto gelido.

Melotti, Ombre vaganti, 1975

Melotti, Ombre vaganti, 1975

Il vero artista non ama né rispetta la materia: essa è sempre “in prova” e tutto può andare a catafascio […] Nei periodi di civiltà imperfetta, come quello nel quale viviamo, l’opera d’arte , che è sempre un fiore del pensiero, sboccia in ilari campi evadendo in sottigliezze invisibili […]

Così, pur delineando in alcune mie opere una elementare situazione melodica, ho cercato di dare in altre un valore sempre maggiore alla scansione contrappuntistica, valendomi delle forme dei canoni, delle imitazioni, delle variazioni, che sempre si devono presentare in numero esatto.