Salvador Dalì
Salvador Dalì, da 50 segreti magici per dipingere, 1949
[…] Anche quando disegni, direttamente o in senso inverso, cerca di astrarti da quanto rappresenta l’oggetto che stai copiando, vedendo dinanzi a te solo delle forme, senza dar loro alcun nome e, preferibilmente, invece di tracciar le gambe, cerca di riprodurre fedelmente lo spazio vuoto che le separa. Per questo raccomando sempre di porre uno accanto all’altro due calchi in gesso, inquadrati da un rettangolo, anch’esso in gesso, con lo scopo di disegnare innanzi tutto le sagome formate dagli spazi vuoti dello sfondo. Nello stesso modo, ogni figura deve essere iniziata dall’alluce, perché partire dalla testa è un grave errore da evitare nel modo più assoluto.
Devi però praticare questo esercizio senza esser guidato dai riquadri, e solo quando avrai cominciato a saper gestire il problema delle proporzioni. Questo corrisponde al momento sconvolgente in cui, abbandonando la fragilità scolastica del gesso, inizi a utilizzare i modelli caldi e vivi fatti di carne e sangue, a cui stavi dirigendo i tuoi sguardi, e la cui formicolante anticipazione ha riempito le tue fantasticherie professionali.
Ti dirò che questo prurito della tua immaginazione è eccellente per il pittore e che stimola, per così dire, l’appetito del desiderio di dipingere, al punto che devi iniziare usando nove stampelle per non restare offuscato da tutta quella carne. Sappi, dunque, che il Segreto numero 21 per disegnare il nudo del modello vivo consiste nell’usare un sostituto delle quadrettature che ti sono servite come guide, come supporti astratti per copiare i tuoi modelli in gesso. Ora che hai eliminato queste stampelle astratte, dovrai usarne di vere, affinché i tuoi modelli possano sostenere le loro anatomie. Queste stampelle, le cui dimensioni possono variare e che devono esser nove per modello (1. Stampella di dimensioni sufficienti per adattarsi sotto il braccio e imbracciare il modello steso diagonalmente. 2. Stampella per tenere piegato il ginocchio. 3. Stampella estesa dal tallone d’Achille fino alla coscia della stessa gamba. 4. Stampella per sostenere il polso della mano sinistra. 5. Stampella per tenere sollevato il mento. 6. Stampella estesa verticalmente dall’ascella sinistra. 7. Stampella per sostenere la mano sinistra e appoggiarsi sul polpaccio dello stesso lato. 8. Stampella per sostenere la vita. 9. Stampella da mettere tra le due gambe. Ogni stampella è provvista di un puntale affinché resti fissa sulla pedana di legno utilizzata per i modelli. Le stampelle possono anche avere delle linee divisorie dipinte in bianco e in nero, per fornire utili punti di riferimento all’artista), conferiranno ai corpi posture insolite e sorprendenti, ma al tempo stesso agiranno come veri e propri sostegni costringendoli all’immobilità come farfalle “che meditano sul proprio volo”. Serviranno anche come autentiche stampelle per i tuoi occhi, perché ti forniranno numerosi punti di riferimento che ti aiuteranno a situare ogni elemento dell’anatomia del modello come in un reticolo melodico, una sorta di appendice lirica delle sue posture.
Il Segreto numero 22 consiste nel disegnare le linee geodetiche del modello. Nulla si rivelerà più utile per comprendere i misteri della figura nuda della conoscenza ricavata dalla pratica assidua di un tale metodo. Devi scegliere preferibilmente una modella robusta, che abbia le curve del corpo il più possibile formose. Le migliori posture sono quelle con il corpo sdraiato. Dovrai procurarti delle corde nere, precedentemente imbevute in olio di lino a cui sia stata aggiunta trementina di Venezia nella proporzione di cinque a tre. Queste corde vanno lasciate appese per un giorno prima di usarle affinché perdano l’eccesso di olio, ma senza asciugarsi totalmente. Quando la modella sarà sdraiata nella postura che desideri, comincerai a disporre prudentemente le corde sul suo corpo, nei punti in cui desideri avere una chiara indicazione delle forme. Le curvature che queste corde assumono naturalmente saranno le linee geodetiche che desideri porre in rilievo. Ora puoi disegnare il tuo nudo, ma soprattutto queste linee geodetiche che, essendo in quantità sufficiente, basteranno per segnare, anche se cancelli il nudo, il suo volume assente.
Nello stesso modo, intelaiature pentagonali e altri loro derivati per mezzo di corde distese potranno formare dei reticolati particolarmente adatti per esercitarsi nel disegno. Scarterai progressivamente vetri, quadrettature, stampelle e ogni altro orpello, e il tuo disegno dovrà affrontare direttamente la totale nudità della tua modella e della corda, nuda come un verme, alla cui estremità una semplice pallina di piombo appesa al corpo ti indicherà la forza di gravità della tua situazione. […]