Gillo Dorfles
Gillo Dorfles, MAC Espace. Esperimenti di sintesi delle arti, Galleria del Fiore, Milano, maggio 1955
Sin dalla sua fondazione, nel 1948, il MAC ha inteso promuovere un’arte che fosse innanzi tutto un concreto manifestarsi di valori grafici, plastici, cromatici, che affrontasse cioè i diversi problemi offerti dalle moderne arti visuali svincolate da ogni contenutismo aneddotico e da ogni “ritorno” stilistico verso un passato ormai accademico; che, d’altronde, curasse soprattutto i rapporti e le interazioni tra architettura, plastica e pittura, così da promuovere un rinnovamento effettivo del gusto in tutti i settori della vita moderna dove tali arti entrano in gioco.
È proprio per l’analogia tra questo programma e quello del movimento internazionale Espace che oggi il MAC aderisce a quest’ultimo movimento e ne diviene anzi il rappresentante in Italia, senza perdere per altro nulla della sua autonomia. Rinvigorito così da questa sua posizione e funzione internazionale, il Mac-Groupe Espace, presenta oggi, in questa mostra alla Galleria del Fiore, una vasta selezione degli artisti ad esso aderenti, limitandosi, in questa occasione, ad esporre opere pittoriche e plastiche, mentre annuncia per i prossimi mesi altre manifestazioni dedicate più specificatamente ai problemi d’una sintesi tra le arti, dove verranno presentate opere di architetti, plastici, e grafici, tra di loro integrate e fuse.
Il MAC attualmente è costituito da un comitato tra i cui membri viene scelto annualmente un presidente, e dai soci, i quali a loro volta sono suddivisi nelle relative sezioni: architetti, allestitori, consulenti designers, fotografi, grafici, industrial designers, ingegneri, pittori, plastici.