Edvard Munch, Musica e pittura, in Frammenti sull’arte, Milano 2007

I colori sono consapevoli della loro musica? E la mu­sica lo è dei suoi colori?

(Poesia e parole sono riproduzioni di musiche e raffigurazioni di colori).

Noi udiamo soltanto lunghezze d’onda, raccolte dai timpani.

Soltanto onde di luce che colpiscono la retina.

Munch, Moonlight, 1895

Munch, Moonlight, 1895

La poesia è percepire onde con l’occhio e l’orecchio, filtrandole attraverso il cervello.

La pittura è percezione che nasce dal cervello, filtra­ta attraverso l’occhio.

L’arte è l’opposto della natura. L’arte è regina nel proprio regno.

L’arte governa la natura e scarta ciò che sfugge al suo controllo.

L’arte è un regno autonomo, sebbene esso sia parte del regno della natura.

L’arte aiuta il vasto regno della natura e lo supera ­– secerne arte superflua, come nel desiderio di cristalliz­zazione.

Ha urgenza di forma – di confini.

La natura è il primo ausilio dell’arte.