D. Quixote. 1605-1615, Museu Gulbenkian, Lisboa, sino al 14 giugno 2015

Il 1605 è la data di uscita di El ingenioso hidalgo Don Quixote de la Mancha, e il 1615 quella della seconda parte.

El ingenioso hidalgo Don Quixote de la Mancha, Madrid 1605

El ingenioso hidalgo Don Quixote de la Mancha, Madrid 1605

L’impresa editoriale ha inizio nel 1604, quando Francisco de Robles apprende da Cervantes dell’esistenza del manoscritto e, acquisiti i diritti dall’autore, il 26 settembre 1604 ottiene il privilegio di stampa dalla corte spagnola sia pure, prudenzialmente, per la sola Castiglia. Lo stampatore è Juan de la Cuesta, e la tiratura presumibilmente bassa.

L’opera è strana, e lo stesso Robles è assai dubbioso dell’accoglienza del pubblico, al quale lo offre da inizio 1605. La risposta lo sorprende. Mette subito in cantiere una seconda edizione, mentre già ai primi di febbraio 1605 si affretta a ottenere i privilegi per Aragona e Portogallo.

Altri, nel frattempo, si sono rapidamente organizzati, in quel mondo il cui la pirateria editoriale è la norma, ed entro l’agosto si contano ben cinque edizioni dell’opera: edizioni spagnole escono immediatamente anche in Francia, in Italia, nei Paesi Bassi.

El ingenioso hidalgo Don Quixote de la Mancha, Lisbona 1605

El ingenioso hidalgo Don Quixote de la Mancha, Lisbona 1605

Poi inizia la vicenda delle precoci traduzioni: nel 1612 in inglese, nel 1625 in italiano, nel 1657 in olandese, nel 1669 in tedesco, e le pubblicazioni si moltiplicano a dismisura. Da subito Don Quixote è un best seller, ma anche e soprattutto una grande figura dell’identità e della coscienza europea.